Siamo riusciti ad arrivare alla fine della prima serata, ma se continua così “l’Amadeus quarto” rischia di diventare la maratona Mentana. Ecco i nostri irreprensibili voti.
Anna Oxa – Sali Voto: 3
Bello Lucius Malfoy al festival non sapevo cantasse. O è Patty Pravo? Ah no scusate è Anna Oxa. Disastrosa su tutta la linea: stecca gli acuti, non scandisce bene le parole e a tratti non si capisce cosa stia dicendo. Il pezzo d’avanguardia di Fio Zanotti non l’aiuta, dispiace per la veterana speriamo si riprenda. Oxigenata.
gIANMARIA – Mostro Voto: 6.5
Si presenta con una “scapezzolata” in fascia protetta. Il brano funziona, lui pure, nonostante canti in corsivo. Un po’ rigido all’inizio, ma quando la canzone decolla si scioglie. Si può fare di più.
Mr. Rain – Supereroi Voto: 7
Sembra di essere allo Zecchino d’oro con il coro dei bambini e una ballad orecchiabile di quelle che ti restano in testa. Potrebbe essere il nuovo Povia ma chi lo conosce sa che non è la prima volta. Probabilmente non vincerà ma lo ascolteremo a lungo. Leave the kids alone!
Marco Mengoni – Due vite Voto: 9
Nonostante un outfit rivedibile, si capisce fin da subito perché i bookmakers lo danno tra i favoriti. “Tu non dormi, dormi, dormi mai” poi è la colonna sonora del festival da anni. Standing ovation meritatissima. Stratega.
Ariete – Mare di guai Voto: 6
Esce dalla sua zona di comfort indie, con un pezzo intimo che richiama sonorità elettro pop. La performance vocale non è delle migliori e addirittura stona forse anche per l’emozione. No comment sull’outfit alla Charlie Chaplin. Senza infamia e senza lode.
Ultimo – Alba Voto: 5
Flop della serata: Ultimo canta una canzone scritta da Ultimo, cantata alla Ultimo per Ultimo, interpretata da Ultimo come se fosse Ultimo. Fateci uscire da questo loop.
Coma Cose – L’addio Voto: 8
Non sto piangendo, mi è entrata una bruschetta nell’occhio. Il brano funziona e il testo autobiografico è davvero bello. L’interpretazione e i movimenti sul palco ancora meglio. Possono diventare la quota outsider di quest’anno senza problemi. Underdog.
Elodie – Due Voto: 7.5
Promossa a pieni voti con un’esibizione incisiva e sicura, a cui si aggiunge la solita sensualità. Si giocherà la vittoria fino all’ultimo. Premiamo anche la tutina trasparente nera che solo lei poteva indossare. Audace.
Leo Gassmann – Terzo cuore Voto: 5
La classifica lo premia, a noi non convince. Canta con entusiasmo, è giovane e disinvolto ma non dà quel tocco in più per far svoltare la serata. Chierichetto.
Cugini di Campagna – Lettera 22 Voto: 4
E’ un peccato perché il pezzo scritto da Dario Mangiaracina e Veronica Lucchesi di La rappresentante di lista non è cosi male. Si presentano con le zeppe ma almeno ci salvano dal falsetto. “Non lasciarmi solo / non lasciarmi qui” ecco bravi avete già capito come finirà. Precursori.
Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato Voto: 4.5
Le sonorità sono le sue ma non rende come vorrebbe (e vorremmo). Il titolo si rivela azzeccato dopo aver visto la sua performance vocale. Il testo molto personale è di quelli sanremesi, almeno fino al ritornello (Ciao papà, addio papà) che getta tristezza a palate. Si salvi chi può.
Olly – Polvere Voto: 5.5
Il tanto autotune si sente e rovina l’esibizione anche se forse la sua diventerà una hit. La buona presenza scenica e l’energia del pezzo sopperiscono al testo banale. Rimandato
Colla Zio – Non mi va Voto: 7
Meno male che ci sono loro a tenerci svegli con un pezzo che fa ballare e porta freschezza. Alla faccia degli esordienti si mangiano il palco come dei veterani. Prova superata, la quota leggerezza Sanremo 2023 diverte (e si diverte). Possono togliersi delle soddisfazioni. Spavaldi
Mara Sattei – Duemilaminuti Voto: 7.5
Chiude la prima serata come meglio non si poteva chiedere. Il pezzo è cucito su misura (al contrario del vestito), lei con la giusta delicatezza ed eleganza lo porta a casa insieme agli applausi. Semplicemente perfetta. Brava.
Gianni Morandi Voto: 9
Lui che spazza il palco dal disastro floreale è l’immagine della serata. Bravo a proporre un repertorio vario e a sfruttare le occasioni che gli capitano. Opportunista.
Chiara Ferragni Voto: 8
Senza dubbio la sorpresa della serata. Monologo strappalacrime come prevedibile ma non cade nelle lettura del cartoncino. Il vestito fa strabuzzare gli occhi, per fortuna lei precisa che è un disegno. Sforna tutta la sua esperienza di influencer nella gag del profilo Instagram di Amadeus riuscendoci alla grande. Femme fatale.
Amadeus Voto: 7.5
(Ama)deus sex machina. Conduce con tranquillità inserendo il pilota automatico e gestendo al meglio il momento Blanco a cui va il Premio Bugo (voto 2). Ormai è una certezza e riuscire a portare per la prima volta il Presidente della Repubblica al Festival è un colpo gobbo.
Menzione speciale per Piero Pelù (Premio Boris per la miglior Locura), che regala il momento più alto della serata replicando lo scippo, e ai Pooh (voto 10) che fanno cantare tutto l’Ariston. Intramontabili.